Silvia dans la baignoire (2008)
Il guerriero ha posato lo scudo, la spada e l'alabarda; si è tolta la corazza e si accinge al suo rito quotidiano: il bagno. E' una cerimonia di purificazione la sua, dove si toglie di dosso tutte le nefandezze incrostate durante i duelli della giornata. E' così bella senza armatura. Il viso è più rilassato e accenna ad un sorriso. Le forme sono dolci, femminili: i lunghi capelli si muovono nell'acqua con la parvenza dei tentacoli di una medusa trasportati dalla corrente; il seno, tondo e abbondante, galleggia in superficie come gavitelli in un porto; le linee dei fianchi si stringono sinuose per poi allargarsi nell'ampio bacino dove si erge il rigoglioso promontorio del pube; le gambe si assottigliano diritte fino al toccarsi degli alluci, che bisbigliano tra loro come due comari sulla panca di un paese. La scopro sotto un'altra veste, a me più consona. Silvia, la mia Silvietta, così bisognosa di coccole, di affetto e di comprensione: ti voglio tanto bene.